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Questo blog è il frutto di un atelier di scrittura pratico e virtuale a cui partecipano gli allievi del Centre Italiance.

mercoledì 13 febbraio 2013

Che Storia!

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Sabato faccio shoping tra i depositi/vendite in via “cherche midi”.
Dopo aver cercato il buon affare tra i cinque depositi della via, entro nel bar in cui ho l’abitudine di mangiare un sandwich al paté del sud ovest buonissimo.
Dalla finestra seguo con lo sguardo uno che entra ed esce da una bellissima casa di fronte al bar. 
Mi accorgo che il tipo non è altro che Gérard Depardieu. 
Finisce per entrare nel bar. 
Si siede al bancone accanto a me (non c’è più posto libero) e senza che lui ordini niente il cameriere gli serve un gran bicchiere di rosé, un cliente abituale, ovviamente, abita di fronte al bar.
Anche se non hè il mio  idolo, è sempre strano vedere dal vivo uno che conosciamo, soltanto attraverso i film.
Sembra pensieroso.
 Mi guarda e mi dice dandomi del tu:
“Mi puoi dare una mano, non so ancora per quale affare, ma lo sento.”
Riesco a dire:
“io, ma…”
m’interrompe:
“Sai recitare come un professionista? Ho una parte appunto per te “
Provo a rispondere:
“io, ma…”
Prosegue:
“Vuoi comprare una casa nei dintorni?
Continua senz’aspettare la mia risposta perché la mia faccia sbalordita risponde per me.
“allora fammi un piacere,”
Sul banco è disposta una rivista “géo” aperta su un mappamondo.
“metti un dito senza guardare sulla mappa, a caso” mi chiede senz’aspettare il mio consento.
Questo lo posso fare perché non ho bisogna di parlare, allora pongo il mio dito senza sapere perché e senza riflettere sulle conseguenze.
Poi, guarda la mappa, il mio dito su un paese preciso.
Alza la testa e dice per lui stesso, “Russia, perché no?”
Senza ringraziarmi, né pagare la bevanda, esce dal bar bruscamente, inforca il suo scooter parcheggiato davanti all’ingresso del bar e fila.
Ora so che tutto è colpa mia. 
Mi perdonerà?
Giumelina 

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